Gli elementi dominanti della Resistenza, quelli comunisti, lottavano per l’Unione sovietica.
Quando guardo in streaming le facce nobili dei vecchi : inglesi e americani e del Commonwealth , che hanno partecipato all’invasione della Francia nel 1944 e che ora sono tornati alle spiagge della Normandia per commemorare il 70° anniversario del «Longest Day», e poi, quando ascolto le loro parole piango – sorridendo.
Sono da onorare perché sono uomini in perfetta sintonia con la regola antica della vita, cioè: per meritare l’onore, un uomo deve dimostrare prima l’umiltà e poi la virtù.
E loro, questi uomini che ormai hanno compiuto i 90 anni – e tutti i loro compagni caduti in nome della libertà – ce l’hanno fatta.
Poi, però, penso alla liberazione di Roma dagli stessi anglo-americani, accaduta due giorni prima del D-Day – il 4 giugno 1944 – e mi incazzo.
Per parecchi motivi.
In anzitutto, mi incazzo perché sono inglese ma in Italia si commemora la liberazione d’Italia ogni 25 aprile come se fosse un lavoro compiuto da partigiani e basta.
E mi sento offeso che a Forlì in Romagna dove abito la strada che porta ad uno dei due cimiteri degli alleati nella città si chiama Via dei Partigiani.
E mi sento offeso che quando si parla di alleati in discorsi o sui giornali, si fa riferimento solo agli «americani». In quei due cimiteri di Forlì giacciono i resti mortali di 1.234 soldati dell’Ottava Armata Britannica.
Così tanti morti, solo a Forlì.
Ma vi rendete conto? Non è ora – dopo 70 anni – di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare.
Nell’estate del 1944
In ogni caso, nell’estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, invece – dall’autunno del 1944 in poi – che cosa di concreto ha portato questa Resistenza?
Peggio. Secondo la storiografia la Resistenza lottava per la patria, la libertà e la democrazia. Non è vero. I suoi elementi comunisti (quelli dominanti) lottavano per l’Unione sovietica, la dittatura e il comunismo. Ecco perché Churchill voleva puntare non sulla Francia, ma sull’Italia. Voleva a tutti costi fermare le forze comuniste nei Balcani e in Austria. Roosevelt no, invece, e ha prevalso il Presidente americano. Perciò, gli alleati, che avevano invaso l’Italia nel 1943, non ebbero le forze necessarie in Italia per liberarla fino all’aprile 1945. Si dice: solo grazie alla Ue ci sono stati 70 anni di pace in Europa. Non è vero.
C’è stata pace in Europa solo grazie agli anglo-americani e al piano Marshall.
Cit: Nicholas Farrell